Nell’ultimo periodo sto avendo diversi clienti nel life coaching che mi chiedono di aiutarli a fare un’analisi della loro situazione lavorativa.
Alcuni di loro hanno dovuto, per forza di cose, cercare un nuovo lavoro perché quello precedente vacillava, mentre altri, insoddisfatti di quello che facevano e fatta chiarezza di quello che veramente vogliono, si sono messi a cercare nuove posizioni lavorative finalmente in linea con i loro valori!
Ora, qualsiasi sia il caso, è sempre bene affrontare nei migliori dei modi il colloquio di lavoro.
In questo post voglio condividere con te i consigli che dò ai miei clienti per affrontare in maniera più tranquilla e vincente un colloquio di lavoro.
Eccoti una serie di cose da evitare categoricamente:
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Tutti noi abbiamo dei punti deboli, quindi mai dichiarare di non averne! Dichiarare di non avere punti deboli è come dire che non hai più bisogno di crescere o di imparare nuove cose. Invece, se dal colloquio ti capita di poter indicare un tuo punto debole, spiega cosa hai imparato da questo! Questo può indicare la motivazione che hai.
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Durante un colloquio di lavoro chi esamina non giudica solamente il contenuto della tua risposta, ma anche, e soprattutto, su come viene presentata. Mai dare risposte troppo brevi o troppo lunghe. La migliore risposta è quella intorno al minuto, massimo due. Troppo breve indica poco interesse, troppo lunga indica che stai parlano troppo, risultando noioso e impreciso. Peggio ancora, e capita spesso, dopo due minuti chi ti intervista è solito non ascoltarti più e venire distratto da altro.
- Mai usare frasi come: "posso risolvere i vostri problemi" oppure "sono molto bravo con il gioco di squadra". Sono frasi che lasciano il tempo che trovano e spesso non sono nemmeno ascoltate. Parla invece delle tue esperienze passate, risulta essere molto più produttivo.
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All'inizio del colloquio non devi perdere di vista che sei un venditore, stai vendendo te stesso. Mai chiedere i benefici e quanto sarai pagato. Fare delle domande su quanto si viene pagati o i benefici che può darti il lavoro, ti mettono in cattiva luce. Meglio farlo dopo, quando l'intervistatore ti ha manifestato che potresti essere la persona giusta.
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Non guardare il tuo Curriculum. È un segnale rivelatore del tuo nervosismo. Chi ti intervista si aspetta che tu sappia tutta la tua storia lavorativa, ripassatelo per bene prima del colloquio.
Questi erano i consigli sulle cose da evitare, eccoti invece quelli per rendere il colloquio migliore possibile:
- È la cosa più ovvia, ma va sempre ricordato che si tratta della cosa più importante. Devi essere preparato. Sapere tutto sull'azienda, sul lavoro che dovrai fare e sul profilo che stanno cercando.
- Di norma chi intervista giudica i candidati sotto tre aspetti: 1) la prima impressione che si dà; 2) la qualità delle risposte e 3) la qualità delle domande. Fai domande interessanti! Le migliori domande che si possono fare sono quelle sul proprio ruolo e le relazioni che ci sono tra il lavoro e il business che si deve intraprendere.
- Chiedi quali sono le aspettative per il lavoro e quindi, una volta che ti hanno risposto, tira fuori esempi passati che ti hanno portato a risolvere problemi simili. Trasforma il tuo colloquio in un elenco delle performance di successo del tuo passato.
- Scrivi su un foglio tutti i tuoi punti di forza ed i tuoi punti deboli. Per i punti di forza segnati un paio di esempi passati. Per i punti deboli, invece, descrivi come sei riuscito ad imparare da quelle esperienze e come le hai affrontate. Neutralizza le tue debolezze.
- Chiedi cosa accadrà dopo il colloquio. Verso la fine del colloquio, chiedi quali saranno i prossimi passaggi. Se chi ti ha intervistato rimane vago e non commenta, vorrà dire che probabilmente non verrai richiamato. In questo caso chiedi cos'è, secondo loro, che ti manca. Questo è un modo per capire i tuoi errori e non commetterli più in futuro.
Non mi resta che augurarti buona fortuna!
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