Ognuno di noi ha il suo sistema di credenze che gli permette di interagire col mondo.
Alcune credenze sono utili, altre per nulla! Anzi, rischiano di bloccare il potenziale che ognuno di noi ha!
Tra le varie credenze che limitano ci sono anche quelle cosiddette collettive, cioè quelle convinzioni di massa che bloccano intere generazioni o nicchie specifiche di persone con interessi comuni.
Conosci la storia di Roger Bannister?
Prima del 6 maggio 1954 il mondo dell’atletica leggera credeva che correre un miglio (1.609 metri) sotto i 4 minuti era impossibile. La credenza collettiva recitava che scendere sotto i 4 minuti era umanamente impossibile.
Questa credenza nasceva nella prima metà dell’Ottocento, quando un luminare dell’epoca asserì che, sotto la soglia dei 4 minuti, il cuore sarebbe letteralmente esploso nella cavità toracica.
Roger Bannister quel giorno scese sotto i 4 minuti, precisamente col tempo di 3 minuti, 59 secondi e 4 decimi.
La cosa più affascinante di questa storia è che se per un secolo dall’affermazione del medico luminare, tutti erano convinti del limite umano dei 4 minuti, dopo l’impresa di Bannister, in un solo anno, ben 35 atleti scesero sotto la soglia dei 4 minuti. Addirittura ci vollero solo 46 giorni affinché un atleta scese a 3 minuti e 58 secondi.
Ciò che per secoli era stato impossibile per milioni di atleti, improvvisamente fu alla portata di molti!
"Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione!" - Henry Ford #credenze #coaching #pnl #mentalcoach
— Marco Martone Coach (@CoachMartone) 23 Settembre 2014
Cosa ci insegna la storia di Roger Bannister?
In modo diretto: le credenze collettive condizionano il potenziale degli esseri umani e, in questo caso di credenza che limita, le azioni e i risultati che invece si potrebbero ottenere!
Le credenze sono talmente forti che riescono a limitare anche le risorse fisiche.
Quello di Bannister è sicuramente uno degli esempi più simpatici sulle credenze limitanti collettive, lo riporto spesso in aula quando faccio formazione in PNL, siamo però letteralmente bombardati e condizionati da tutta una serie di credenze culturali che limitano le nostre prestazioni, la nostra salute e la crescita personale in generale.
Nelle mie sessioni di coaching individuale, nel mio studio a Napoli od online su Skype, quando viene fuori una tipica convinzione – credenza limitante sono solito chiedere al mio coachee: “Chi lo dice?”, “Chi lo ha detto?”.
E mentre formulano la risposta, che tipicamente può essere: “Lo dicono tutti.” o “Si è sempre fatto così.”, nella loro neurologia è già entrato il seme del dubbio. Ed io adoro installare questo genere di dubbio!
Il dubbio è la scintilla che mette in discussione una marea di cose che crediamo vere e che invece non lo sono! Per niente!
Il consiglio è di evitare di prendere per buono tutto quello che ci viene propinato dall’ambiente che ci circonda e dai mass-media commerciali. Bisogna aprire la mente e ricercare altre informazioni per avere più riferimenti possibili e farsi una personale idea.
Come mental coach mi pongo sempre l’obiettivo di aiutare i miei clienti a prendere il controllo della loro vita, far si che siano loro a guidare “l’autobus” sulla strada che hanno immaginato e questo può accadere solo se riescono a prendere il controllo delle loro credenze.
Le credenze, potenzianti o limitanti che siano, plasmeranno sempre la tua realtà e a questo proposito voglio condividere in questo post uno stato della mia pagina facebook tratto dal famosissimo e super consigliato “Pensa e arricchisci te stesso”, è un brano che si intitola: “L’uomo che crede di potere”.
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