Sì, la PNL mi ha cambiato la vita, ovviamente in meglio!
Credo talmente tanto in questa disciplina, tecnica, atteggiamento mentale, che oggi la insegno ufficialmente e la utilizzo sistematicamente per aiutare le persone nelle sessioni di coaching.
Ho sentito per la prima volta la sigla PNL, che sta per Programmazione Neuro-Linguistica, nel 2002 quando partecipai ad una settimana di formazione vendita/marketing in una multinazionale del fitness inglese e l’allora direttore italiano dei centri fitness, menzionò che era stato pochi giorni prima in America ad apprendere questa disciplina. Ne parlò così bene che mi incuriosì tantissimo.
Iniziai a leggere tutti i libri che venivano tradotti in italiano e, in effetti, le cose che leggevo erano geniali quanto semplici da capire, alcune tecniche le iniziai ad usare già nel mio precedente lavoro di personal trainer e devo ammettere che hanno fatto la differenza tra una buona carriera e la splendida carriera che ho avuto.
Già qui potrei fermarmi, applicando alcuni principi della PNL, soprattutto quelli che migliorano le capacità relazionali e di vendita, il risultato è stato quello di avere l’agenda sempre piena per anni e se consideri che sono stato uno degli allenatori personali più cari sul mercato nazionale, capisci che la PNL già allora mi aveva cambiato la vita.
In questo post voglio però portare la tua attenzione su quello che mi è successo dopo aver partecipato al PNL Practitioner, il primo livello di certificazione internazionale in PNL, qui oltre la teoria che puoi leggere sui libri c’è la pratica e la PNL è pratica e si apprende al meglio facendola.
Oltre che essere la valigetta con gli attrezzi che uso per la mia attività di life e sport mental coaching, la PNL è entrata in ogni singolo aspetto della mia vita.
Analizzando il programma ufficiale di un PNL Practitioner ti mostro per ogni punto cosa è migliorato.
- La calibrazione: potenziare le proprie capacità percettive, in modo da avere una comprensione approfondita dell’esperienza del mondo delle persone con cui interagiamo. Qualsiasi contatto con altro essere vivente, per lavoro o piacere che sia, gode enormemente dal potenziare le nostre capacità percettive. Sono attento non solo alle parole che utilizzano i miei interlocutori, ma l’attenzione è massima sugli altri due canali della comunicazione, il linguaggio del corpo e il para-verbale. Questo mi consente di capire meglio e più velocemente lo stato emotivo delle persone e di conseguenza rispondere in modo molto più appropriato.
- I sistemi rappresentazionali: identificare e allinearsi con le modalità sensoriali preferite dall’interlocutore per aumentare la capacità di farci comprendere. Se capire il reale stato emotivo delle persone con cui interagisco è fondamentale, sapere anche quali tipi di parole è meglio utilizzare con loro fa ancora più breccia. Si sentiranno ancor più capite e in sintonia.
- Ricalco, Rapport e Guida: creare il clima migliore per comunicare, convincere e superare le resistenze dell’interlocutore. Anche se non vendi un prodotto o un servizio, ogni volta che comunichi con qualcuno stai comunque vendendo te stesso e le tue qualità. Imparare ad entrare in rapport con le persone farà la differenza ad ogni livello. Dal rapporto amicale a quello amoroso, dal rapporto lavorativo con i colleghi a quello dirigenziale.
- Le submodalità: modificare le rappresentazioni dei propri pensieri e ricordi, in modo da cambiare l’impatto che hanno su di noi. Da quando conosco questi strumenti semplicemente non mi incazzo più. Conosco come funziona la scatola nera nel cervello e quindi agisco direttamente sulle mie rappresentazioni interne. Tolgo potere alle cose fastidiose ed enfatizzo quelle che mi fanno star bene! Tutta un’altra vita!
- I segnali d’accesso oculari: riconoscere alcuni processi di pensiero delle persone attraverso i movimenti oculari. Prima di conoscere queste informazioni mi incazzavo se qualcuno non mi guardava negli occhi mentre parlavamo. Ora so esattamente cosa fa quando muove gli occhi nelle diverse direzioni e quindi ho preziose informazioni su quello che sta facendo nel suo cervello in quel momento.
- Il metamodello: l’arte di porre domande di precisione, per andare oltre la superficie e recuperare informazioni fondamentali per aumentare la comprensione. Apprendendo questo modello linguistico, il primo che Bandler e Grinder elicitarono dalle strategie comunicative dei più bravi terapeuti degli anni ‘70, riesco ad entrare in profondità nelle esperienze delle persone. Questo mi consente di farmi un’idea precisa di cosa prova e di quello che vuole realmente comunicare.
- Le ancore: per cambiare istantaneamente il proprio stato emotivo e quello degli altri. Ho un ancora per ogni stato emotivo che ritengo utile. In ogni situazione riesco ad accedere velocemente nel migliore stato utile, e lo stato è il primo filtro per agire nella realtà. Nel nostro gergo usiamo dire ai corsi la frase: “Stato di merda, decisioni di merda!”. Avere lo stato giusto, attivando l’ancora precedentemente programmata, ti permette di stare sempre “sul pezzo” nei migliori dei modi. Una vera rivoluzione.
- Gli obiettivi ben formati: stabilire ciò che veramente vogliamo e tradurlo in un piano d’azione per raggiungerlo più efficacemente. E’ la bussola che utilizzo ogni volta che mi pongo un nuovo obiettivo. Deriva direttamente dalle strategie di chi ha realizzato grandi cose e tiene conto di come la neurologia può esserci grande amica per raggiungere più velocemente quello che vogliamo.
- Gestire ansia e stati disfunzionali: le tecniche per controllare le nostre reazioni ed essere in ogni momento nello stato emotivo più adatto ai nostri scopi. Controllare gli stati emotivi è relativamente facile una volta che conosci cosa avviene nel tuo cervello quando ti fai una serie di pippe mentali su cose che magari non sono realmente avvenute e sono solo nella tua immaginazione.
- Il Milton Model: l’arte di usare gli schemi linguistici del grande ipnoterapeuta Milton Erickson per migliorare la propria comunicazione persuasiva. Qui mi sono innamorato dell’ipnosi, tanto da approfondirla presso l’unico istituto italiano di ipnosi Ericksoniana, con il modello linguistico di Erickson riesci a comunicare ad un livello molto più profondo. Oltre che utilizzarlo per esser più persuasivo, il conoscerlo te lo fa individuare nelle comunicazioni che gli altri hanno con te. Questo significa anche sapersi difendere, ad esempio dalla pubblicità, dalla comunicazione politica e da chi spinge in un certo modo nella vendita.
- Il cambiamento di convinzioni: comprendere che cosa internamente ci limita e abbandonarlo per sempre, al fine di raggiungere più facilmente i risultati desiderati e creare cambiamenti profondi. Da solo questo strumento vale almeno dieci volte l’investimento del corso. Cambiare o abbandonare le convinzioni che mi hanno limitato nel tempo, mi hanno permesso di fare cose nuove e di assaggiare ogni giorno fin dove posso arrivare. La prima cosa per raggiungere nuovi risultati è crederci, altrimenti neanche ti ci metti! Ed avere le giuste convinzioni ti fa andare spedito.
- La Timeline: scoprire come rappresentiamo il tempo nella nostra mente, e come sfruttarlo per riscrivere il passato e inventare il futuro. E’ uno dei miei preferiti! Quando mi hanno insegnato come percepisco il tempo è come se avessi fatto un salto quantico. Tutti gli obiettivi oggi li metto sulla mia time-line e quando mi serve qualche risorsa preziosa dal passato ci accedo facilmente tramite essa. Insomma, forse uno degli strumenti più potenti della PNL.
- I livelli di Pensiero: un semplice e potente strumento per fare chiarezza su decisioni, obiettivi, scopi, azioni e per risolvere problemi. Agiamo in tutti i contesti seguendo degli schemi, che sono nostri e che derivano dal nostro modellamento naturale fin da quando siamo piccoli. Con questo strumento mi è diventato cristallino quanto ogni cosa è concatenata al livello superiore o inferiore. Così so dove agire quando c’è una resistenza ad un determinato livello.
Piaciuto? Beh, ora ne sai un po’ di più su come la PNL mi ha cambiato la vita. Cosa aspetti a cambiare la tua? Partecipa ad un PNL Practitioner.
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